Philipp Burger è un uomo che polarizza. Capo e cantante dei Frei.Wild, una delle band di lingua tedesca più controverse del nostro tempo. Ribelle, rumoroso, provocatorio. Ma anche un amorevole padre di famiglia, un appassionato agricoltore dell'ArcheHof e un aperto esploratore di nuovi territori. In qualche modo impossibile da classificare. Non ha mai fatto mistero della sua giovinezza nella scena di destra dell'Alto Adige - e oggi la descrive come il “periodo peggiore della mia vita”. Tuttavia, molti ne sono certi: “È ancora di destra, non è vero?”. In questo libro, Philipp Burger racconta la sua storia... senza filtri, spietatamente onesto e con una sana dose di auto-riflessione. E solleva domande che dovrebbero interessare tutti noi: Perché un giovane proveniente da una famiglia amorevole e istruita diventa uno skinhead e grida slogan di destra? E soprattutto, come ne è uscito? Quali lotte ha affrontato, contro i suoi demoni interiori e contro i pregiudizi di una società che non concede seconde possibilità? Ma ci racconta anche com'è la sua vita al di là dei dibattiti politici e dei titoli dei giornali. Come ha realizzato il suo sogno di possedere una fattoria, perché “casa” è il concetto più invitante per lui e perché si oppone a tutti gli estremi.